E' svanito il bel sogno della Bissolati cullato per quattro giorni dopo la temeraria impresa di sabato scorso compiuta dai suoi atleti che hanno costretto ai rigori i campioni d'Italia del Savona prima di cedere. Anche stavolta però, pur uscita vincitrice per 13-10, la Carisa Savona ha sofferto le pene dell'inferno contro una squadra che, pur inferiore sul piano atletico, se non su quello prettamente tecnico, le ha reso la vita difficile quanto più ha potuto.
Fin oltre la metà gara i ragazzi di Gu Baldineti hanno menato la danza rimanendo in vantaggio anche di due gol, ma quando la stanchezza ha cominciato a farsi sentire, è stata la panchina lunga di Savona, imbottita di campioni italiani e stranieri, ad aver ragione delle resistenza e del coraggio dei bissolatini.
Battuta oggi, la Bissolati conferma il quinto posto dello scorso anno e soprattutto una sua dimensione nell'ambito del campionato e della pallanuoto italiana.
Ora la pallanuoto cremonese, o meglio la Bissolati di Carlo Tenderini è al bivio. Le sirene della capitale lombarda cantano da tempo perché il patron trasferisca la squadra nel capoluogo ove egli stesso ha ormai la base dei suoi affari e dove
sarebbe più facile trovare sponsor, pubblico e successo. Per Cremona, che si è dotata anche della piscina adatta ad ospitare il campionato di Serie A, sarebbe la fine di una bella avventura durata una quindicina d'anni, iniziata con l'arrivo a Cremona di Carlo Tenderini che trovò la squadra in Serie C a suon di gol e finita con la conquista della serie A a suon di soldoni che oggi non bastano più a mantenere la squadra a questo livello.
Ma questi son discorsi che si faranno in estate, in attesa dell'inizio della nuova stagione mentre le quattro grandi si disputano gli ultimi scampoli di campionato per tentare la conquista del titolo.
Savona, si diceva, ha sofferto parecchio anche nella seconda partita pur se è andata in vantaggio dopo soli 21" trovando la strada subito in discesa. Bovo ha infatti approfittato della prima superiorità concessa dagli arbitri. Ma quanto fosse reattiva la Bissolati lo ha dimostrato Fresia: due reti in meno di un minuto, una fiondando da destra, l'altra da sinistra. Qualche minuto dopo era Varga ad annichilire i campioni con un tiro improvviso che il portiere Ferrari non vedeva: 3-1 alla fine del primo quarto.
Reazione immediata, al ritorno in acqua, dei savonesi. 3-3 ad opera Jokic e Rath mentre Fresia falliva un facile occasione, poi Azevedo, al limite dei 24" per il 4-3, ma a Temellini riusciva il colpo della domenica con un tiro che scivolava sull'acqua e finiva nell'angolo in basso a destra della porta difesa da Pastorino. Ancora avanti i liguri con Bovo ben servito da Sapic e di Powers era l'ultimo sussulto per riottenere la parità alla chiusura del primo tempo.
Savona aveva ancora molte energie da spendere grazie ai numerosi cambi possibili con la sua lunga panchina mentre Baldineti era costretto a lasciare troppo a lungo in acqua tutti gli uomini che, dopo il 5-7 confezionato da Kasas e Temellini in apertura di tempo, si spremevano al massimo e davano il meglio di se: Azevedo con due gol in rapida successione, inchiodava Savona sul pareggio e Giorgetti con una splendida azione da vicino andava in vantaggio per l'ultima volta, ma Savona aveva ancora troppe energie in serbo e ripartiva coi suoi molto più freschi infilando cinque gol in successione che le consentivano di rimontare lo svantaggio e chiudere la gara lasciando ad Azevedo e Varga il compito, in ultimo, di riaccorciare le distanze.