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70 Atalanta | 46 Bari |
65 Catania | 46 Triestina |
60 Mantova | 45 Pescara |
60 Cesena | 43 Verona |
58 Torino | 41 Rimini |
56 Brescia | 40 Vicenza |
55 Arezzo | 36 Albino Leffe |
54 Crotone | 36 Avellino |
53 Modena | 35 Ternana |
51 Piacenza | 28 Cremon. |
50 Bologna | 28 Catanzaro |
58 Genoa(-3) | 43 Pro Patria |
56 Spezia | 40 Giulianova |
50 Teramo | 37 Ravenna |
49 Monza | 36 Pizzighett. |
48 Pavia | 36 Samben. |
45 Padova | 35 Pro Sesto |
45 Salernitana | 33 S.Marino |
44 Cittadella | 29 Lumezz. |
44 Novara | 13 Fermana |
La serie B osserva la pace pasquale. Non si gioca. Si riprenderà domenica 25 con la Cremonese contro un'avversaria di altissimo livello, il Catania, seconda forza del campionato. Nella circostanza non potrà essere impiegato Furiani, squalificato, ma anche il Catania per squalifica dovrà rinunciare a Brevi e Marchese. In grigiorosso è tuttavia atteso il recupero di Tabbiani, fermo da oltre un mese, e si sta preparando con molta cura anche Stefano Rossini. Di Bari staproseguendo il lavoro personalizzato, Gatti cura il ginocchio a Cesenatico
La Cremonese non sfugge alla sconfitta annunciata non appena l'Atalanta la mette sotto pressione
La partita con l'Atalanta si è risolta come si prevedeva accadesse. Ovvero con la sconfitta inesorabile dei grigiorossi che sono apparsi ormai rassegnati al loro destino. Si era capito nella gara con il Bari che la sconfitta di Piacenza li aveva convinti di essere condannati inesorabilmente alla retrocessione, dopo qualche speranza alimentata grazie alla fortuita coincidenza di tre partite interne utili consecutive.
Oltre Po si godrà ancora di più per la conferma che proprio loro, i cugini nemici, hanno inflitto alla Cremonese il colpo fatale.
A Bergamo l'Atalanta ha giocato come il gatto con il topo. Nel senso che ha tenuto a bada i grigiorossi e li ha misurati muovendosi con sicurezza ma sotto ritmo.
Poi, quando i minuti hanno cominciato ad accumularsi, l'Atalanta si è comportata da protagonista del campionato quale è. Ovvero ha schiacciato la Cremonese alla fine del primo tempo e in dieci minuti l'ha inesorabilmente traffitta in avvio di ripresa. Nulla da eccepire, francamente.
la difesa grigiorossa ha traballato come nei tempi peggiori, qualche giocatore non si è letteralmente visto, storie di povertà tecnica assolutamente note e tali da confermare che la serie C è un giusto, per quanto amaro verdetto.
Diciamo serie C per un semplice motivo: l'Avellino vincendo a Pescara ha addirittura acchiappato l'Albino Leffe sulla quartultima poltrona proponendo quindi lo spareggio con la squadra di Mondonico per la quarta retrocessione a ben otto punti (adesso) dalla Cremonese che sono, per una squadra come quella vista a Bergamo, una distanza siderale.
La Cremonese è ultima con il Catanzaro ed a parte il distacco dalla flebile speranza di agguantare almeno lo spareggio dei play off (il Vicenza è addirittura salito a quota 40 espugnando Verona... dunque il limite della salvezza automatica è salito a 12 punti dalla Cremonese) si è visto anche a Bergamo che la squadra di Dellacasa può solo giocare per limitare i danni. Ma non ha più la fiducia che sostiene la grinta dell'Avellino rinnovato a metà stagione, dell'Albinoleffe rigenerato da Mondonico e persino della Ternana che sono le sue diretta concorrenti.
In questo stato, la serie C è già a Cremona. Che l'esperienza cadetta serva almeno a far crescere una società che ha creduto troppo facilmente alle intuizioni ed alle convenienze di Rispoli, che ha affrontato la serie B in modo inadeguato sotto ogni profilo. Capitò a suo tempo così anche alla Cremonese di Luzzara la quale dovette affrontare duri momenti prima di mettersi sulla strada giusta. Non condanniamo nessuno dei dirigenti di via Persico. Diabolico non è l'errore, ma diabolico sarebbe perseverare. Triboldi afferma che ci sono grandi progetti, nonostante tutto.
E' l'unica ragione per non lasciarci prendere dallo sconfoto e dalla umiliazione per la ennesima interpretazione scialba degli attori grigiorossi che descriviamo qui sotto, nella consueta cronaca diretta.
ATALANTA |
CREMONESE |
Calderoni Adriano Rivalta Loria Ariatti Migliaccio Bernardini Marcolini Lazzari Zampagna Ventola All. Colantuono |
Bianchi Carotti Garzon Corallo Iorio Furiani Gatti Smanio Amore Dedic Carparelli All.: Dellacasa |
Sostituzioni:24' st Defendi per Ventola, al 35' Soncin al posto di Zampagna, al 42' st Osvaldo per Lazzari. | Sostituzioni: al 21' st Rossini per Furiani, al 29' st Job per Carotti, al 44' st Guidoni per Corallo infortunato. |
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Una rte di campolonghi al 37' del primo tempo ha dato al Pizighettone una prestigiosa vittoria a spese della salernitana, cofermando il progresso della squadra mostrato anche nella sfortunata partita di La Spezia. Purtroppo , la vittoria non ha avuto effetti esaltanti sulla classifica perché nel contempo si sono registate le vittorie della Sambenedettese, del Ravenna, della Pro Sesto e di San Marino. La Sambenedettese addirittura in trasferta e la Pro Sesto come San Marino con affermazioni casalinghe sonanti anche in termini di punteggio.
Viene nel contempo da valutare che rischio ha corso il Pizzighettone, se non avesse ottenuto il prestigioso successo. Che tale è perché la Salernitana di Cuoghiè ricca di nomi di qualità. Ma la pattuglia capeggiata da Porrini e trascinata da Coralli ha mostrato cuore e concretezza. Ha ottenuto il gol con Campolonghi, ha saputo poi difendersi anche contro l'arbitro che ha deciso un finale in superiorità numerica degli ospiti.
Dopo tanto tempo si rivede in campo Parmesani, con Deinite che si accomoda in panchina a causa delle condizioni fisiche non perfette. In difesa Perticone e Porrini formano la coppia di centrali e Polonini va sulla destra.
Il Pizzighettone mostra
Quel che si dice in giro... Dunque il Pizzighettone è ritornato alla vittoria e contro una formazione molto valida, quale la Salernitana, che per lunghi tratti aveva fatto vedere al Comunale di quale pasta fosse fatta: molto buona. Per questo la vittoria del Pice è ancora più foriera di speranze, ma, ahiloro (i rivieraschi),come abbiamo già detto hanno vinto tutte le altre concorrenti alla salvezza (qualche dubbio su un paio di risultati, sarebbe anche lecito!) e quindi la classifica resta quella di prima. C’è ancora da lottare e duramente, ma la formazione dell’Adda ha fatto vedere che s’è calata nel ruolo, che sa usare anche la sciabola e non solo il fioretto. Recriminare sui punti gettati in passato, su certe scelte, ora non serve a nulla, e tifiamo anche noi per i biancoazzurri di mister Venturato (siamo pure cremonesi no?). Quando ci sentivamo di criticare lo abbiamo fatto, ora non serve più, del resto siamo rimasti inascoltati, o forse no?Perché diciamo così? Perché abbiamo raccolto una voce insistente che circola a Pizzighettone (anche da signori molto accreditati nell’ambiente, gente che mette soldi in società, seppure per interposte persone). La voce è questa: il prossimo anno sulla panchina del Pizzighettone ci sarà Zanoncelli, se sarà ancora C1. Raccolta la voce c’è venuto alla mente che l’ex milanista da qualche tempo segue la prima squadra (anche in trasferta) e nel dopo partita parlotta stretto col Venturato. Un passaggio indolore? Col senno del sospetto (inculcato dalla voce di prima), ora il tutto sembra probabile. Unendo anche un altro tassello alla questione: pare che da fine gennaio i rapporti tra il dg Cesare Fogliazza (l’uomo che conta tantissimo in società) ed il mister siano diventati molto freddi (questione Perticone?). Una voce, quest’ultima, che vedremo di verificare. |
grande concentrazione in partenza, ricordando quanto gli è accaduto a La Spezia, e bada a chiudere tutti gli spazi. Andando a pungere in conropiede. Già al 9' Nodari trova un cross che pesca Coralli tutto solo sul secondo palo, l'attaccante sceglie di cercare la deviazione con un tuffo di testa che ha esiti pessimi. La Salernitana vuole vincere per restare in zona playoff e cerca varchi nella difesa biancazzurra, senza troppi risultati. Coralli invece è scatenato,servono almeno tre uomini per fermarlo quando prova ad andare in percussione centrale. E al 37' il cinghialone entra ancora una volta in area e poi serve all'indietro Quadri che dimostrando grande visione di gioco apre immediatamente per Campolonghi tutto solo nel cuore dell'area granata, l'uscita disperata di Ambrosi non serve a nulla, il pallone va in fondo al sacco.
E' su questo episodio che si decide la gara. Poi il Pizzighettone fa finalmente bene di fronte alla reazione della Salernitana che nella ripresa accentua particolarmente il ritmo. Da notare la prodezza di Pradelli che di fronte a una vistosa imprecisione della difesa dell'Adda riesce a strappare il pallone del pareggio sui piedi di Di Vicino, a tu per tu. Ma al 30' Coralli mette Quadri tutto solo davanti ad Ambrosi. Il pallonetto è però alto.
La prova di Coralli è esaltante, ancora ci prova in assist su Rizzi, lanciato in piena area ma stoppato al tiro. Poi giunge la espulsione di Polonini per doppia ammonizione, che fa tremare. La Salernitana è di nuovo vicina al pareggio con Ignoffo, Padelli è un'altra volta bravissimo ad abbrancare la palla. Finale incandescente, ma il Pizzighettone vuole ritornare alla vittoria, lo vuole con un cuore gigantesco e alla fine festeggia, con piena legittimità, la prossima Pasqua.
E' tornato sulla retta via. Auguri.
PIZZIGHETTONE: Padelli, Polonini, Rizzi, Porrini, Perticone, Tacchinardi, Nodari (69` Lambrughi), Quadri (89` Deinite), Campolonghi (86` Steffenoni), Parmesani, Coralli - ALL. Roberto Venturato
SALERNITANA: Ambrosio, Siniscalchi (46` Vastola), Ingrosso, Soligo, Scotti, Ignoffo, Princivalli, Shala, Ferraro (69` Araboni), Di Vicino, De Cesare (56` Magliocco) - ALL. Stefano Cuoghi
ARBITRO: Dino Tommasi
(Bassano Del Grappa)
Marcatore: 37`Campolonghi (P)
RECUPERO: 8 minuti (3` pt + 5` st)
AMMONITI: Polonini, Perticone, Padelli (P), Ambrosio, Ingrosso (S)
ESPULSI: 82` POLONINI (P)
SPETTATORI: 850