E' avvenuta, nel Salone dei Quadri di palazzo Comunale, la consegna del Premio "L'atleta cremonese dell'anno". II riconoscimento, alla sua seconda edizione, e stato consegnato dal sindaco Gian Carlo Corada e dal Vice Sindaco ed Assessore allo Sport Luigi Baldani a Germana Cantarini, campionessa del Mondo di bocce - specialità Raffa - per l'anno 2005.

Il sindaco ha ricordato i motivi che hanno indotto l'Amministrazione Comunale a istituire questo premio che è rappresentato da una scultura in bronzo opera dell'artista cremonese Solci e brevi parole sono state rivolte ai presenti anche dal vice sindaco Gigi Baldani in qualitàù di Assessore allo Sport del comune di cremona e dal presidente del Coni Provinciale Rodolfo Verga.

Riconoscimenti speciali sono quindi stati conferiti a Fabio Vasini, Vice Campione del Mondo di motonautica F. 1000 International- Anno 2005, a Franco Benedini, Terzo ai Campionati del Mondo di canoa Velocità k 4- Metri 500 - Anno 2005, alla Pallanuoto Bissolati, Vincitrice de"Coppa Italia 2005 e partecipante allaCoppa Len 2006, e infine a Marco Resemini, Vice campione del Mondo Under 23 di canottaggio sull' otto + Anno 2005.

L'istituzione di questo premio, che consiste in una scultura in bronzo realizzata dall'artista cremonese Giovanni Solci, e stata decisa dall'Amministrazione Comunale per attribuire, annualmente, un riconoscimento ufficiale ai cremonesi laureatisi Campioni del Mondo e Campioni Olimpici nelle varie discipline sportive. Per quanto riguarda la denominazione del Premio si e pensato che "L'Atleta Cremonese nel Mondo" potesse racchiudere in queste semplici parole l'essenzialità per le quali si è ritenuto da parte dell'amministrazione comunale di istituire questo riconoscimento. Infatti la persona che lo riceverà sarà sicuramente un rappresentante delle discipline sportive, quindi "L'Atleta" la cui caratteristica principale, visto che il Premio è istituito dal Comune di Cremona, è quello di premiare un atleta che sia un proprio cittadino e rappresentante della cremonesità, da qui il termine "Cremonese"; infine il fatto che questo Atleta Cremonese. ha portato ai massimi livelli mondiali possibili. conquistando il titolo olimpico o mondiale, il proprio nome, la propria nazione, ma anche la propria città: per questo si è pensato di associare ad Atleta Cremonese anche "nel Mondo"
II regolamento di questo riconoscimento è stato redatto in una forma semplice e snella, ma si è voluto che fosse caratterizzato dall'inserimento di un aspetto che è stato ritenuto molto importante, soprattutto ai nostri giorni, cioè quello del rispetto, da parte dei Campioni che saranno premiati, dei principi fondamentali di lealtà, correttezza e probità così come previsto daI Codice di Comportamento sportivo emanato daI C.O.N.I..

L'inserimento di questa ulteriore norma è stata ritenuta di particolare rilievo in quanto questi Campioni dello Sport spesso diventano esempi da imitare per le giovani generazioni ed è opportuno che lo siano anche da un punto di vista educativo e comportamentale.

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A Cremona ed al Panathlon, Gustav Thoeni è tornato dopo trent'anni. Già vi era stato ospite nel lontano 1976 ed ancor prima nel 1970, ma era ancora uno degli atleti di spicco dello sport italiano, forse il più grande sciatore italico di sempre, senz'altro il più versatiule ai più alti livelli.

Ed al Panathlon di Cremona Gustav Thoeni è tornato in veste di dirigente, uno dei massimi dirigenti della FISI, visto che ricopre la carica di supervisore generale della stessa organizzazione con alle dipendenze ben undici direttori tecnici delle varie nazionali ella FISI.

Parco di parole, ma estremamente conciso com'è nel suo carattere montanaro, Gustav ha raccontato dei successi dell'olimpiade invernale di Torino dal punto di vista organizzativo, tecnico e sportivo, delle emozioni per le tante medaglie azzurre e della delusione di non aver visto gli atleti dello sci alpino, i più attesi, salire sul podio, ma ha analizzato con grnde serenità le cause di questi mancati risultati e rispondendo alle svariate domade di carattere tecnico dei socie, ha raccontato dei suoi rapporti con l'allievo suo più prestigioso, Alberto Tomba, del come si scia oggi, diversamente dai suoi tempi, di come si debba e si possa gestire una squadra nazionale composta, come quella azzurra attuale di ben 400 unità.

Ad accompagnare Thoeni, Gin Storti, cremonese, ex nuotatore della Baldesio ppoi traasferito si a Genova ove ha intrapreso, dopo aver giocato nel Nervi, la carriera di allenatore di pallanuoto toccando il massimo livello come tecnico del settebello azzurro. Poi segretario generale della FIdal, della FEderazione Italiana Nuoto ed attualmente della FISI: Una carriera sportiva tecnica e dirigenziale di prim'ordine.

Storti, che ha ritrovato dopo tanti anni, tantissimi amici, ha fatto una dettagliata esposizione dei problemi della Federazione sport Invernali in particolarte me dello sport italiano in generale toccando moltissimi temi, ma soprattutto quelli dell'im portanza del reperimento di fondi per lo sport attuale, dei rapporti con i Corpi Militari, della gestione di una federazione che vanta ben 1250 società affiliate e quasi due milioni e mezzo di praticanti tenendo avvinta la platea grazie ad una precisa ed attenta esposizione.

I titoli piu prestigiosi conquistati da Germana Cantarini negli ultimi

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