Cremona si arricchisce di una nuova e straordinaria proposta culturale e turistica
Sant'Abbondio, Museo Lauretano
Si realizza un sogno portato avanti con grande determinazione dal parroco don Giuseppe Soldi - Nell'ala nobile del chiostro bramantesco sono esposti gli oggetti che una devozione plurisecolare e l'omaggio dei potenti hanno accumulato nei secoli per devozione alla Sacra Casa della Madonna Nera. Ex voto ed oggetti preziosissimi, pianete ricamate, calici istoriati, corone costellate di gemme. L'operazione è stata curata da don Andrea Foglia e dall'architetto Luciano Roncai. Ecco un esempio degli oggetti esposti o che si potranno mostrare (ci sono garanzie di sicurezza da rispettare).
E' dal 25 marzo attivo in Sant'Abbondio (vedi il servizio di Sandro Rizzi sull'inaugurazione) un museo tanto atteso e voluto, quello dedicato agli oggetti artistici scaturiti dalla grande tradizione lauretana. Trova sede nelle sale monumentali della facciata ovest dello splendido chiostro bramantesco. E' stato inaugurato il 25 marzo presente il vescovo Lafranconi. Ecco la splendida galleria del futuro museo. Il Vascello offre una anticipazione degli oggetti che possono essere esposti (per alcuni ci sono ovvi limiti di apparizione solo se si possono soddisfare le condizioni di sicurezza). II Museo segue le linee indicate da don Andrea Foglia con la consulenza dell’architetto Luciano Roncai e consta di quattro ambienti: la galleria, che ospiterà la collezione di oltre cento artistici ex-voto. Una sala di opere pittoriche e scultoree (dalla Natività del Bembo alla lignea Sacra Famiglia del Bertesi, dalla pala del Boccaccino con il miracolo del beato Pellegrino Leziosi proveniente dala chiesa di S. Sepolcro alla pala del Pomarancio raffigurante il vescovo Sant’Abbondio, titolare della parrocchia). Una sala storica, con reliquiari, busto di S.Carlo Borromeo Infine una «sala degli argenti», con le corone auree della Madonna lauretana e del Bambino Gesù
Ex voto, una tempera in legno del 1625. la scritta in basso dice "... tornando solo a casa, di notte, fu assalito da più di sedici persone, tenute da lui per amiche, dalle quali gli furono date undici ferite ed alcune mortali, ed egli raccomandatosi a questa B.V. et servendosi spesso dell'oglio della sua lampada, è risanato. Adì 10 novembre 1625"
A sinistra corona in oro inviata dal Capitolo Vaticano nel 1732, in occasione delle celebrazioni del centenario della Santa Casa. A destra, calice in argento e in parte coperto con doratura a fuoco disegnato da Domenico Moglia ed eseguito nel 1849 dal cesellatore milanese Giovanni Bellezza.
La traversata del Po è spesso motivo di ex voto. Questo in particolare è significativo perché riguarda Gio Pietro Ala che volle il santuario di Sant'Abbondio. La tavoletta, in parte ridipinta nel XVIII secolo parla di una grazia ricevuta nel ritorno da Loreto, "alli 19 maggio 1628". Al centro, nel fiume Po, turbinoso di acque, un barcone trasporta una carrozza con due cavalli e due cocchieri, quattro barcaioli e tre passeggeri che invocano l'aiuto del cielo. Sulla sinistra, un'altra piccola barca e sullo sfondo, la città di Cremona con un bel boschetto sulla destra.
Molti i paramenti e gli indumenti liturgici. Degne di segnalazione sono alcune pianete in taffetas e in gros de Tours, broccati in oro e argento del XVII e XVIII secolo. Del tardo settecento, a destra, una pianeta ricamata su raso bianco.
Un altro bellissimo ex voto. E' della prima metà del secolo XVII. La tempera su legno raffigura la lotta contro l'irrompere della piena del Po che si intravede minaccioso dietro gli alberi. |