Elezioni 2006


L'esito delle elezioni 2006

SUL FILO DI LANA ITALIA ALL'UNIONE!

Al Senato un seggio in più alla Casa delle Libertà in Italia, ma il voto all'estero ribalta il dato e l'Unione prevale

Lo scrutinio dei voti dei nostri connazionali che non abitano in Italia attribuisce 4 dei 6 senatori all'Unione, un solo seggio al centrodestra e uno all'Associazione Italiani Sud America, il cui rappresentante aveva dichiarato prima delle elezioni di assicurare il suo sostegno al governo, qualunque esso fosse. Il conto finale è quindi 158 senatori per l'Unione, 156 per la Cdl e 1 indipendente (il senatore del Sudamerica di cui sopra).

I dati ufficiali dal Viminale (Senato, escluso estero):definitivo
UNIONE 48,958% seggi 154 - CDL 50,212% seggi 155

Il risultato prima del voto all'estero



Tutto sul filo di lana. Ma l'Unione ha conquistato Senato e Camera. L'Italia passa al centrosinistra, Berlusconi e soci sono stati battuti di stettissima misura, ma sono sconfitti. Decisivo per chiudere tutte le partite, il voto degli italiani all'estero. La nuova legge elettorale per quasi 12 ore, dalla chiusura delle urne a tarda notte, ha tenuto inchiodati gli italiani su quanto avveniva al Senato. In un'altalena continua di exit poll, proiezioni fino agli ultimi dati reali diffusi - con estrema lentezza - dal ministero dell'Interno, la certezza di chi davvero avesse vinto non c'è mai stata. E' finita che ha vinto la Cdl per 155 seggi contro 154 . Poco vantaggio per garantire una maggioranza stabile in Senato. A questo punto è diventato determinante il risultato del voto degli italiani all'estero (sei senatori). Al riguardo la vittoria dell'Unione è stata netta. L'Unione ha guadagnato 4 senatori giungendo a 158 senatori complessivi, mentre la Casa delle libertà è salita a 156. Un ulteriore senatore è andato al rappresentante degli italiani in Sud America che però sarà un senatore indipendente.

Il margine dell'Unione al Senato è comunque ridotto e diventerà in futuro determinante anche il peso dei senatori a vita. Al momento sono sette (Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro, Giorgio Napolitano, Giulio Andreotti, Sergio Pininfarina, Rita Levi Montalcini e Emilio Colombo) e ad essi potrebbe aggiungersi da metà maggio il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, qualora non fosse chiamato a ricoprire la carica per un altro settennato. Il loro orientamento è prevalentemente verso il centrosinistra. Francesco Cossiga, però, invita i suoi colleghi a non votare la fiducia per "correttezza istituzionale".

La partita al Senato in Italia si è giocata soprattutto su tre regioni rimaste in bilico fino all'ultimo: Piemonte, Campania e Lazio. Proprio le tre che alle regionali dell'anno scorso hanno regalato la vittoria al centrosinistra dopo essere state governate dalla Cdl.

Prodi afferma:non abbiamo "nessuna idea di presentare una maggioranza diversa da quella dell'Unione".E dice "no" alla presidenza di una delle due Camere alla CdL. "Abbiamo vinto dopo un confronto serrato ma con una maggioranza, a Camera e Senato, che ci permette di governare. Ha vinto la democrazia italiana". Poi: "Governeremo anche per chi non ha votato per noi, l'Ulivo sarà motore della coalizione.Avremo un governo forte". "La Cdl vuole contestare il voto? Nessuna preoccupazione"."Ho sentito Ciampi, attendo telefonata di Berlusconi".

Riunione da Berlusconi, a palazzo Grazioli, dei vertici della CdL. Presenti i leader di An Fini,dell'Udc Cesa e di Forza Italia,Bondi, Cicchitto, Scajola, Schifani,La Loggia,Martino,Brunetta ed il sottosegratario a P.Chigi,Letta. Stanotte, in una dichiarazione congiunta Fi-An, il portavoce del premier Bonaiuti ha detto che la CdL contesta che l'Unione "abbia vinto politicamente le elezioni perchè la CdL ha vinto al Senato con oltre il 50% e 350 mila voti di differenza". La CdL "chiederà una verifica dei conteggi". Il leader Udc, Cesa, dice: "Vogliamo verificare le 500 mila schede nulle". E giudica "inopportune" le dichiarazioni di Prodi.


Alla Camera vince l'Unione di pochi voti
ma grazie al premio e all'estero ha 348 deputati contro 281

I dati ufficiali del Viminale (Camera): definitivo
Unione 49,805% 340 deputati, CdL 49,739% 277 deputati

Dopo lo scrutinio estero i seggi sono così modificati: Unione 348, CdL 281, 1 indipendendente

Per una differenza percentuale dello 0,066 - 25.224 voti, l'Unione si è assicurata la maggioranza alla Camera. Ha così infatti guadagnato il premio di maggioranza e 340 deputati contro i 277 dello schieramento opposto, dati ulteriormente modificati dall'esito del voto all'estero, come indicato qui sopra. La Cdl mette in discussione il risultato al fotofinish alla Camera: «Mezzo milioni i voti annullati, serve una verifica scrupolosa dei conteggi elettorali». Replica di Fassino: «Chi perde si consola così...».Berlusconi propone un governo misto ala tedesca.
Ed a proposito delle contestazioni sui voti annullati, ecco tutti i precedenti sui trucchi di destra e sinistra (con prescrizione del reato), ovvero la storia (ultimo il caso Storace) della disinvoltura abituale delle oligarchie di partito. Clicca qui



I CANDIDATI CREMONESI ELETTI, QUELLI IN FORSE E GLI ESCLUSI

Paolo Bodini e Cinzia Fontana per i Ds vanno a Palazzo Madama e alla Camera. Ragionevole certezza di riconferma di Antonio Verro di Forza Italia, di Andrea Gibelli della Lega, del senatore Franco Danieli della Margherita, di Daniela Santachè di AN. Anche Mauro Cimaschi (Rifondazione Comunista) e Giovanni Faletti (Lega nord), pur non eletti, hanno probabilità di arrivare in Parlamento sfruttando il fatto che alcuni eletti che li precedono possono essere chiamati a incarichi di governo oppure possono scegliere il collegio dove essere proclamati. Terminano invece la loro esperienza parlamentare Lamberto Grillotti di AN e Giovanni Jacini di Forza Italia.


Tappa per tappa i precedenti cruciali di una giornata frenetica


Le prime tre proiezioni della Camera vedono la Casa delle Libertà in vantaggio, ma i dati del Viminale Camera (ufficiali ma parziali) mostrano l'Unione avanti

La prima proiezione per la Camera dà questi valori: Casa delle libertà 49,9% e Unione 49,6, altro 0,5%. E la conferma viene con la seconda proiezione che per la Camera dà questi valori: Casa delle libertà 50% seggi 340 e Unione 49,5%, seggi 277, altro 0,5%. La terza proiezione dà Casa della Libertà a 49,8 seggi 340, Unione 49,7 seggi 277, altro 0,5. Ma ecco in contraddizione nella giornata che ha sfasciato la credibilità degli istituti di sondaggio...

I dati ufficiali del Viminale (Camera): 56294 sez. su 60828
Unione 50,046%, CdL 49,496%.

Altrettanto fantasmagorica e allucinante la successione dei sondaggisti per il Senato. Eccola a partire dall'ultima proiezione e scendendo fino al primo exit poll emesso alle ore 15 che dava l'Unione a +5%!


A Cremona, Forza Italia resta il primo partito per il senato, non si fa sentire l'effetto Bodini



Nell'intera Provincia emerge una chiara affermazione della Casa delle libertà sull'Unione , in linea col voto lombardo

Camera a Cremona
Proporzionale:voto definitivo 74 sezioni su 74


Proiezione 6 e 7 Senato - La Casa delle Libertà conferma il sorpasso emerso nella proiezione 5


Proiezione n.7, Senato (escluso Estero) - Seggi

Unione: Ds 60 - Margh. 38 - Rif.Com. 27 - RosaPugno 1 - In.Unione 10 - Idv 4- Udeur 3 - Al.Unione 8 - totale 151
Casa delle libertà: Fi 80 - An 40 - Udc 22 - Lega Mpa 14 - Dc-N.Psi 0 - Alt.Soc. 0 - Al.CdL 2 -totale 158
Ricerca soggetta a errore - copertura del campione: 97%. I seggi complessivi assegnati alle due coalizioni erano uguali nella proiezione 6.


Il sorpasso



Proiezione 3 - La Casa delle Libertà in rimonta, Unione a +1% resta in vantaggio di seggi


Nonostante si riduca il suo vantaggio, in termini di seggi l'Unione conserva il margine della proiezione 2, ovvero 158 contro 151

Proiezione 2 - CdL 48,6 - Unione 50,4 - Altro 1,8


Unione: Ds 18,0 - Margh. 10,8 - Rif.Com. 7,5 - RosaPugno 2,6 - In.Unione 4,2 - Idv 3,1- Udeur 1,5 - Al.Unione 2,7
Casa delle libertà: Fi 23,5 - An 12,2 - Udc 6,7 - Lega Mpa 3,9 - Dc-N.Psi 0,5 - Alt.Soc. 0,7 - Al.CdL 1,1
Ricerca soggetta a errore - copertura del campione: 15%



I voti ai partiti dopo il primo exit poll (ore 15), confermato dal secondo (vai a vedere)




La percentuale dei votanti ha superato quella del 2001, a Cremona l'88,8% (prec. 88,7)

E' stato superato il numero dei votanti delle elezioni del 2001. Il dato si attesta su 83,6% contro 81,4% delle precedenti elezioni. A Cremona ha votato l'88,8% contro l'88,7 del 2001. Percentuale, dunque, sostanzialmente immutata. Al termine della domenica di voto, Cremona e Provincia avevano raccolto il 75% dei votanti. Nelle precedenti elezioni, concludesi in una sola giornata, la percentuale al termine della domenica era 88,7. Alle 19 di domenica a Cremona e provincia aveva votato il 62,1% contro il 67,3 precedente. Alle 12 sempre a Cremona e provincia aveva votato il 22,2 per cento contro il 27.7 della consultazione precedente. In Italia alle ore 22 aveva votato il 66,5% contro l'81,4 che era la percentuale definitiva del 2001.
La città di Cremona, come è noto, in alcune sezioni ha sperimentato il voto elettronico. L'80 per cento degli interpellati ha aderito alla proposta. Sandro Rizzi ha raccolto la soddisfazione per il voto elettronico al Plasio. Ecco la tabella delle affluenze alle urne in Lombardia (definitiva)




I cremonesi accolgono con favore il voto elettronico



di Sandro Rizzi


Il seggio elettronico ha incuriosito i cremonesi. Alla sezione 3-13 nella Scuola Capra, a Sant'Ambrogio e alla Casa di cura Figlie di San Camillo, oltre l'80% di quanti avevano votato con le tradizionali schede di carta, ha accettato di ripetere la scelta nella cabina informatizzata. Qualche spiegazione da parte dello staff sui pulsanti da premere, poi l'elettore rimasto solo indica il partito e “conferma”. Si può anche votare “scheda bianca” o “scheda nulla” (senza però... scrivere alcun commento).
All'uscita un breve exit-poll, cinque domande come indice di gradimento del sistema: soddisfatte anche persone anziane di solito diffidenti su tutto ciò che sa di informatica. Qualcuno ha posto domande sulla segretezza, ma i costruttori assicurano che i dati non possono essere manipolati. Chiusi in un' “urna elettronica” (una cassettina-memoria verde), vengono portati - e non trasmessi - al Centro di raccolta per lo scrutinio pressoché immediato.
”... E che risparmio di carta...” - commenta il sindaco Giancarlo Corada, votante volontario, insieme a Paolo Bodini iscritto vicino seggio n.1.
Mettendo in fila tutte le schede di carta stampate per le elezioni italiane, si lastrica l'Autostrada del Sole da Milano a Napoli (e quella da Milano a Venezia con le pagine dei registri)”.
Visto il successo del test, è probabile che il Comune proponga al ministero dell'Interno di adottare il seggio elettronico (pieghevole e facilmente trasportabile) per la prossima consultazione referendaria.
Alla chiusura dei seggi si saprà subito l'esito del voto informatico: non sarà indicativo per il risultato finale, ma dimostrerà la velocità dello scrutinio.
I più contenti intanto sono gli olandesi della ditta costruttrice, la Nedap: “Nei Paesi Bassi il nostro seggio volante - dicono con orgoglio - è adottato nel 95% dei seggi”. Così gli elettori tecnologici, come ricompensa della prova e della pazienza nel rispondere al questionario, si sono visti regalare un paio di zoccoletti arancione portachiavi, olandesi naturalmente.

Nelle foto dello stesso Sandro Rizzi: lo staff "elettronico" al Plasio e, a destra, un elettore nella cabina elettorale speciale


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La pagina è aggiornata alle ore 8:24:04 di Mer, 12 apr 2006