PARTE 2 -Enormi preoccupazioni per i lavori che procedono a tutto spiano in una gemma dell'arte cremonese, in fase di drastica trasformazione per diventare un monastero di clausura. A Cremona evidentemente qualcuno sentiva fortemente la necessità di questo tipo di monastero, quindi l'allora sindaco Paolo Bodini lo ha promesso a Dante Lafranconi proprio nel giorno dell'ingresso del nuovo vescovo. Paolo Bodini non poteva farsi contare i peli nel naso ed ha confortato la gentile idea con la proposta di installarlo in uno dei più affascinanti complessi monumentali del nord Italia
Si configura un pericolo: la clausura negherà lo scrigno artistico alla visione dei turisti? Una sciagura di evitare
Lafranconi ha già dimostrato di essere infastidito (a volte a ragione ) per il brusio dei turisti in Duomo. Si è meno infastidito, dal pulpito, per i brusii che accompagnano l'ex fiduciario dell'Azione Cattolica Lazzarinetti.
Quali eccezioni introdurrà nel sistema di clausura per conciliare turismo, cultura e arte con le esigenze esclusive di queste suore benedettine? Nessuno chiede, ovviamente nessuno risponde. I cittadini non tenuti accuramente all'oscuro di tutto, soltanto qualche parrocchiano ha prodotto con una lettera al "vascello" un flebile lamento, che si è subito spento. I politici sono per l'ennesima volta il vero scandalo di questa città: spettegolezzano per schiocchezze, ma si guardano bene dal farsi avanti e di sollevare la manina per chiedere un chiarimento e magari avanzare una piccola idea, indire una riguardosa riunione, "portare avanti" il problema come scrivono nei loro comunicati in politichese.
Silenzio, silenzio ohibò. Sono in vista le elezioni e a nessuno giova infastidire i manovratori dei poteri forti.
Ma noi lanciamo ugualmente la nostra esortazione: non fateci trovare davanti al fatto compiuto. La civiltà di Cremona va difesa. Agli ipocritii opponiamo le nostra foto. Davvero nessuno reagirà?
La pagina è stata aggiornata alle ore 11:32:41 di Mar, 16 mag 2006